Livorno, 25 aprile 2020 - Un 25 aprile diverso, le cerimonie per il 75°anniversario della liberazione dal nazifascismo ricalibrate e ridotte al minimo dei partecipanti per poter rispettare le misure di sicurezza imposte dalle restrizioni per il coronavirus, come chiesto anche espressamente dal Prefetto Gianfranco Tomao alle amministrazioni del livornese.
Non è stato possibile organizzare il ricevimento in Sala delle Cerimonie di Palazzo Comunale delle associazioni di resistenza e dei partigiani e delle autorità, per cui l'intervento del sindaco Luca Salvetti lo riportiamo solo sul web poche righe sotto.
Qui invece https://youtu.be/86wzKaBNp3s il video del discorso registrato su youtube dello storico Enrico Acciai (Università di Roma) che avrebbe dovuto fare la prolusione nella Sala delle Cerimonie . In questo modo i cittadini potranno avere a disposizione una riflessione significativa sul valore di questa fondamentale ricorrenza democratica.
Questo l'intervento del sindaco Luca Salvetti:
"Quest'anno l'anniversario della liberazione dal nazifascismo, il 75°, cade in un momento particolare, con restrizioni dovute a motivi sanitari mai affrontate prima, e che non ci consentono di celebrare il 25 aprile con manifestazioni collettive aperte a tutti. Manifestazioni alle quali avrei tenuto fortemente nel mio primo anno da sindaco.
Purtroppo stiamo combattendo un nemico, il coronavirus, ovviamente ben diverso da quello con cui si confrontò il popolo italiano 75 anni fa, un nemico che ci costringe a rimodulare le nostre vite, a chiuderci nelle proprie case, a definire gli spazi come confini, a nascondere il volto per la sicurezza comune.
In questa situazione abbiamo però l'opportunità di pensare al significato più profondo che questa data riveste per la nostra comunità. Col 25 aprile si festeggia infatti una netta scelta di campo in favore della libertà e della democrazia, contro un'ideologia di sopraffazione di alcuni sui molti, e di alcuni popoli su altri popoli, una scelta di campo ora come allora chiara e irrevocabile.
L’emergenza attuale propone una sfida che coinvolge tutti e per la prima volta dopo la Guerra una crisi globale ha imposto alle nostre società una preoccupazione che oltrepassa i confini individuali, familiari o di parte, per diventare collettiva e condivisa. Abbiamo ripreso così a pensarci insieme, come comunità, anche se ciascuno di noi è costretto fra le mura domestiche. Da questa condivisione nasce la speranza, e si rafforza l'idea che siamo tutti sulla stessa barca e che nessuno si salva da solo.
Il 25 aprile di quest’anno celebra così la memoria di una libertà che dovrà essere ritrovata dopo aver sconfitto un nemico comune, con le armi della solidarietà e della cura per la comunità a cui si appartiene.
L'Italia libera e democratica, nata nel 1945, grazie al sacrificio di migliaia di italiani, di partigiani, di donne e uomini, caduti per assicurare la libertà dal nazifascismo, ha permesso oggi di affrontare la grave situazione di emergenza in un Paese libero e democratico, con un sistema sanitario capace di rispondere anche tra mille difficoltà, e con una grande rete di solidarietà.
E' un dovere morale e civile ricordare la nascita di questa Italia, ed è un dovere oltre che un piacere ringraziare le associazioni di Resistenza e Partigiane che oggi sono qui e che in ogni momento lavorano e si impegnano per coltivare la memoria e trasferirla ai più giovani, combattendo magari gli assurdi tentativi in atto anche adesso di rivedere la storia, trasformarne il significato e il messaggio per bassi interessi politici.
In conclusione voglio ringraziare i livornesi per il senso di responsabilità e per la dignità con cui stanno affrontando questo momento difficile, la stessa responsabilità e dignità che contraddistinse la nostra gente alla fine della guerra e negli anni successivi della ricostruzione. Atteggiamenti che tornano a distanza di oltre 70 anni e che confermano una cosa, Livorno sa reagire al meglio nei momenti più bui e difficili della propria storia e la sua gente non si smarrisce davanti a niente e nessuno"