Mercoledì 31 maggio , alle ore 18.30, al caffè letterario Le cicale Operose, Ariel Toaff presenta il volume Il rinnegato (Neri Pozza Edizione, 2021).
Il prof. Fabrizio Franceschini e Gadi Polacco dialogano con l'autore.
Il rinnegato è un giallo letterario, ambientato in un’epoca vertiginosa e incerta, in un mondo di passaggio: all’inizio del XIX secolo. Segue le vicende di David Ajash, rabbino di origini algerine, ma nato e cresciuto in Italia. La sua famiglia è benestante. Ma a Livorno si distingue per la sua inclinazione a una vita dissoluta e spregiudicata. Tutti sanno che è un libertino, e tutti sanno che è un ebreo ateo che per convenienza e opportunismo arriverà a farsi un convinto sostenitore del cristianesimo.
Non crede in niente Ajash, solo nella Kabbalah, l’unica bussola per capire un mondo confuso, pieno di segni e di presagi, che Ariel Toaff racconta come un miniatore meticoloso e maniacale.
Ne esce un libro ricco, rigoglioso, fitto di sfumature, divertente, dove la storia è maneggiata con cura ma senza soggezioni, e dove l’intreccio ti conduce di continuo altrove e ti sorprende pagina dopo pagina. (Fonte: Neri Pozza Editore)
Cena vegetariana con l'autore al termine della presentazione.
Per prenotare la cena: 3472993159
Ariel Toaff è un rabbino, storico e accademico italiano. Figlio di Elio Toaff, nato a Livorno, già Rabbino capo di Roma. È professore emerito presso l’Università BarIlan di Ramat Gan (Tel Aviv), dove ha insegnato Storia del Medioevo e del Rinascimento. Ha pubblicato numerosi saggi, tra i quali Pasque di sangue, pubblicato dall’editore il Mulino, che ha visto due edizioni, la prima nel 2007 e la seconda, rivista, nel 2008. E' in uscita la traduzione inglese del romanzo "The Outcast", nelle edizioni del Primo Levi Center di New York.
Fabrizio Franceschini (Buti, PI, 1951) ha frequentato la Scuola Normale Superiore e l'Università di Pisa. Laurea in Lettere nel 1974. Perfezionamento presso la Scuola Normale Superiore 1974-1978. Ricercatore presso la Scuola Normale Superiore e quindi, dal 1980, presso l'Università di Pisa. Dal 1998 professore associato presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Pisa; dal 30/12/2009 professore ordinario di Linguistica italiana e Storia della lingua italiana nell’Università di Pisa.
Ha diretto il Master universitario in italiano scritto e comunicazione professionale dell'Università di Pisa. È stato responsabile per l’Università di Pisa del progetto “Circolazione di idee, uomini, libri e culture” inserito nel Programma di Interesse Comunitario INTERREG Italia-Francia “Isole” Sardegna-Corsica-Toscana (2000-2006) e del progetto “IN.CON.T.R.O. (INterventi CONdivisi Transfrontalieri di Ricerca sull’Oralità)”, inserito nel Programma Operativo della Commissione Europea “Italia Francia Marittimo 2007-2013”. Attualmente è responsabile del Progetto di Ricerca dell'Ateneo di Pisa (2017-2018) "Ebrei ed ebraismo nei luoghi, nelle lingue e nelle culture degli altri". Ha ricoperto varie cariche accademiche, a livello di Ateneo e di Dipartimento, e oggi è Vicepresidente del Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici dell'Università di Pisa e Vicepresidente della Società Storica Pisana.
Nella sua attività di ricerca negli ambiti della linguistica italiana, della storia della lingua italiana e della filologia italiana si è in particolare dedicato alla lingua e agli aspetti storico-culturali della "Commedia" di Dante e degli antichi commenti: vedi il volume "Tra secolare commento e storia della lingua. Studi sulla commedia e le antiche glosse", le voci "Chiose Berlinesi", "Francesco da Buti", "Guido da Pisa", "Bartolomeo Nerucci" nel "Censimento dei commenti danteschi. I commenti di tradizione manoscritta" e i più recenti interventi su "Grammatici e cultori di Dante" in Valdelsa, "Codex Altonensis" ecc. Nel quadro delle sue attuali ricerche sull'opera di Primo Levi sta dedicando un’attenzione specifica alla presenza in essa della memoria dantesca.
Ha pubblicato inoltre studi sulle grammatiche italiane e latine del Medioevo e del Rinascimento, sulla lingua e sullo stile di Machiavelli, Guicciardini, Alfieri, Giusti, Fucini, Pratesi, Nieri, Camilleri; sull'italiano professionale e il linguaggio giovanile; sul teatro e l'improvvisazione poetica popolare. Nella più recente fase si è occupato degli incontri e scontri di lingue e culture e della rappresentazione dell'"altro" (arabo, turco, ebreo) nei vari campi della letteratura, del teatro e del cinema italiani ed europei: vedi i volumi "Livorno, la Venezia e la letteratura dialettale. I. Incontri e scontri di lingue e culture" e "II. Testi 1790-1832: dalle 'Bravure dei Veneziani' alla 'Betulia Liberata in dialetto ebraico', Pisa, Felici, 2007-2008; "Giovanni Guarducci, il bagitto e il Risorgimento. Testi giudeo-livornesi 1842-1863 e Glossario", Livorno. Belforte, 2013, e gli articoli "Zeffirino Abacuc: il 'giudío' e il giudeo-romanesco ne 'L’armata Brancaleone'"; "Salabaetto e i nomi di tipo arabo ed ebraico nel 'Decameron'”; "Il gioco dei nomi e “Il gioco dei regni. La tragica inquietudine dei Sereni”, ecc. Da ultimo è uscito, proprio in questi giorni, un suo nuovo libro che sarebbe da presentare anche a Livorno,penso : "Il chimico libertino. Primo Levi e la Babele del Lager".
Gadi Polacco: curatore del blog COMUNITANDO (www.livornoebraica.org), e attivo nell'ambito del mondo ebraico italiano e delle associazioni.