Eleonora racconta Eleonora.
Ideato e scritto da Maristella (Le Cicale Operose), sulla base del grande lavoro di ricerca del Maestro Roberto De Simone e di testi che inquadrano la figura di Eleonora Pimentel Fonseca.
Meme Lucarelli (voce, chitarra) accompagna Alessia Arena, bravissima cantattrice livornese, nelle letture drammatizzate.
Possibilità di cena (20 euro) o aperitivo (10 euro)
Evento su prenotazione.
Per prenotare: 3472993159
Eleonora Pimentel Fonseca è stata una donna rivoluzionaria e grande letterata che ha dedicato il suo impegno di intellettuale e militante alle idee di Libertà.
Maristella: "Eleonora Pimentel Fonseca fu poeta raffinata, intellettuale europea rappresentativa di un’epoca segnata dal pensiero di Voltaire, e donna di carne e di sangue, alta rappresentante di una rivoluzione al femminile. Portoghese d’origine, napoletana d’adozione, fu anche una delle prime donne giornaliste in Europa. Diresse da sola, e ne fu unica redattrice, il “Monitore Napoletano”, il quotidiano rivoluzionario.
Eleonora è stata una figura decisiva per il nostro paese e per la nostra storia, perché protagonista dei moti partenopei del 1799 e di quella effimera repubblica meridionale, breve ma straordinaria per la portata degli ideali che la generarono e la alimentarono".
Antonella Lolli: "Il 20 Agosto 1799, i piedi di donna di Lenòr che, minuscoli, anni prima, avevano toccato per la prima volta il suolo napoletano, s’avviavano, delusi ma coraggiosi, verso il patibolo a Piazza Mercato. Moriva, in questo terribile giorno, la donna che aveva portato un vento d’aria nuova. La donna che aveva lottato per la libertà e che si era sacrificata in tutto e per tutto per farne sentire il profumo anche agli altri, ai prigionieri. Una donna che aveva avuto il coraggio di dare un calcio alla sua vita repressa profanando, con il divorzio, quelli che erano i canoni del suo tempo: moglie paziente, che soffre in silenzio, che patisce.
Eleonora de Fonseca Pimentel morì sola. Ma tremendamente libera".