Teatro al Centro 2025

Quando: 
Venerdì 11 Aprile 2025 21:15
Dove: 
Centro Artistico Il Grattacielo
via del Platano, 657125 Livorno , LI
Descrizione: 

Dal 17 gennaio al 17 aprile il Centro Artistico Il Grattacielo propone la rassegna "Teatro al Centro", 10 appuntamenti che abbracciano diverse tipologie di linguaggi, dalla prosa, alla stand up Comedy, il tutto condito da danza e appunto musica.

Ecco il programma
– 17 gennaio, 19.30,  incontro con l’autore Michele Cecchini. A seguire, 21.15, “Izzera (va alla Merica)” di Michele Cecchini. Con Preziosa Salatino.
– 23 gennaio, Rassegna il GJazz, 20.00, concerto “Ritmi dal Sudamerica”, Duo Nuages. Con Scilla Lenzi e Cristina Donnini.
– 30 gennaio, 21.15, Stand Up, “Globetrotter”, guida per viaggiatori al verde con Andrea Paone.
– 6 febbraio, 21.00, Teatro in trasferta ai 4 Mori, “MacBeth Circus Show” di Paolo Vanacore. Regia Gianni De Feo.

 – 20 febbraio, 20.00, concerto "Un grattacielo di armonie", Scilla Lenzi pianoforte, Roberto Fiorini sax.
– 1 marzo, 21.15,  “Ismene/Antigone” di Colm Toibin liberamente tratto dall’Antigone di Sofocle, regia Carlo Emilio Lerici produzione Teatro Belli.
– 15 marzo, 21.15, “Tango Boheme”, direzione artistica e scenografia: Astesiano Alfredo, regia e coreografia: Carina Calderon.
– 20 marzo, 20.00, Francesco Saporito in concerto.
– 11 aprile, 21.15, “Orazione ia”, di Fernando Arrabal. Traduzione Luciano Lessi. Regia: Eleonora Zacchi.
– 17 aprile, 20.00, concerto “American Singing”, la voce dal jazz al pop con Laura Brioli.

Venerdì 11 aprile

21.15 -Teatro
ORAZIONE IA

di Fernando Arrabal. Traduzione Luciano Lessi. Con Eleonora Zacchi, Riccardo De Francesca, Luca Salemmi. Regia: Eleonora Zacchi. Assistente alla regia: Luciano Lessi. Produzione: Centro Artistico il Grattacielo

Sulla scena compaiono solo due persone: due adulti? Due bambini? O forse un uomo-bambino-sadico, e una donna-bambina-prostituta? Perché questi, eroi prediletti di Arrabal, vivono nello stupore e nel timore, ai margini di ogni morale e vivono anche al di fuori dei propri sentimenti: persino l’amore, persino la morte sono per loro giocattoli con i quali riescono a passare, senza battere ciglio, dalla più grande tenerezza all’estrema crudeltà, uccidendo e torturando come un bambino che cava gli occhi ad una bambola o sfascia una macchinina. Fidio, l’uomo, Lilbe, la donna, sono eterni bambini, pervasi però dal senso di colpa e del peccato, che sognano l’innocenza, l’alba di un mondo puro come l’infanzia, ma anche crudele come l’infanzia, dove il bene e il male sono strettamente legati come nella vita. “Il mio teatro non è surrealista e non è soltanto realista: è realista ma comprende l’incubo. L’incubo occupa un posto molto importante nella mia vita. Spesso, nel mio teatro, le situazioni si modificano, i personaggi, le idee sono intercambiabili, il mostro adombra la bellezza, il criminale racchiude in sé la santità, la vittima nasconde il boia. Una persona molto buona diventa improvvisamente molto cattiva: è la vita!” (Fernando Arrabal)

 

Per info e prenotazioni: 3407550530; segreteria@centroartisticoilgrattacielo.it
 


 

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