Livorno 27 gennaio 2020 – La pioggia ha accompagnato la cerimonia di deposizione della corona e l'omaggio alle vittime della Shoah al cimitero ebraico di Livorno, come se il cielo si unisse al ricordo, con lacrime tristi. Alla presenza del sindaco Luca Salvetti, del Presidente della comunità ebraica livornese Vittorio Mosseri, del Vescovo Simone Giusti e delle autorità civili e militari cittadine, si è letta una preghiera e accesa una candela per i defunti. Il rabbino ha ricordato le condizioni di vita degli ebrei nei campi di concentramento e l'immenso odio di cui è stato vittima il popolo ebraico. Le celebrazioni per il giorno della memoria sono proseguite nella sala cerimonie della Prefettura. Nel grande salone, ad attendere gli ospiti, gli studenti della terze classi della scuola media secondaria di primo grado “Giovanni Bartolena”, che hanno letto riflessioni sulla shoah e si sono esibiti in una rassegna musicale. E' stato il Prefetto il primo a parlare rivolgendosi al pubblico e ai giovani presenti nel salone. Ha citato gli articoli della Costituzione, il 2, il 3 e il 4 che ricordano: la garanzia dei diritti inviolabili dell'uomo, la pari dignità sociale e davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, razza e religione e la libertà di tutte le confessioni religiose. Ha inoltre ricordato i Giusti tre le Nazioni italiani. Il termine Giusto tra le Nazioni è stato utilizzato per indicare i non ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista.
Il Sindaco Salvetti rivolgendosi ai giovani studenti ha ricordato il “bene che alcune persone, livornesi, hanno saputo donare, nonostante l'odio e il razzismo fossero parte integrante della società. Ricordo il poliziotto Mario Canessa, Medaglia d'Oro al Valor Civile e Giusto tra le Nazioni di servizio al confine con la Valtellina, che con coraggio e sprezzo del pericolo ha accompagnato clandestinamente in Svizzera e messo in salvo centinaia di persone, fra le quali moltissimi ebrei mettendoli al sicuro dal rischio di finire in lager nazisti o campi di sterminio come Auschwitz.” e ancora “Ricordo anche l'avvocato livornese Giovanni Gelati che ha salvato la vita a Piera e Arnoldo Rossi, figli del suo amico ebreo Cesarino. Per questo è stato dichiarato, insieme alla moglia Lydia Cardon, Giusto tra le Nazioni.”
Non sono mancate parole per Frida Misul “sopravvissuta allo sterminio ed una tra le prime deportate a riportare in un memoriale le atrocità dei campi di concentramento” ha proseguito il Sindaco e per “Isacco Bayona, ultimo testimone diretto labronico della Shoah, sopravissuto al campo di sterminio di Auschwitz e nel 2010 decorato con la medaglia d’oro conferita dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel giorno della memoria, per la sua attività di testimonianza”. Il Sindaco ha parlato anche delle pietre di inciampo collocate nei marciapiedi della città e ha messo in guardia i giovani dai nuovi mezzi di comunicazione, “che non sono da demonizzare “ ha detto “ma da osservare con attenzione, perchè possono trasformarsi in mezzi di predicazione di odio e di intolleranza”.Dopo il Sindaco ha preso la parola il presidente della comunità ebraica livornese Vittorio Mosseri che ha evidenziato il temibile riaffiorare in Europa e negli Stati Uniti, dell'antisemitismo e la necessità di non sottovalutare l'odio diffuso e dilagante. Se questo non accadesse, ha proseguito Mosseri, sarebbe una sconfitta per i milioni di persone perbene e per tutti coloro che credono nei valori democratici. Ha terminato la serie di interventi il professor Claudio Vercelli, docente di storia contemporanea presso l'Università Cattolica di Milano.
A seguire, il programma delle iniziative per il giorno della Memoria
Il programma:
Installazione "Sognavamo nelle notti feroci": l'orrore dei campi di sterminio attraverso i sogni dei deportati
Da sabato 25 a lunedì 27 gennaio, presso la Cappella Scafurno di Monterotondo, sarà visitabile l'installazione realizzata dall'associazione Effetto Collaterale con i patrocini di: Comunità Ebraica, Regione Toscana, Provincia di Livorno e Comune di Livorno.
"Sognavamo nelle notti feroci", questo il titolo dell'installazione, nasce da un'idea della drammaturga e regista Francesca Talozzi. L'installazione sarà aperta al pubblico da in tre diverse fasce orarie: alle 17, alle 18 e alle 19 e, per le scuole, alle 10.30, 11.30 e 12.30 di sabato 25 e lunedì 27 gennaio.
"Sognavamo nelle notti feroci" è un'architettura sonora di 17 voci costruita intorno ai frammenti di sogno di 5 deportati nei lager nazisti: Primo Levi, Anne Frank, Charlotte Delbo, la pisana Liana Millu e la livornese Frida Misul. All'interno di uno spazio pensato come un "al di là" della memoria, i visitatori ascolteranno l'orrore dei campi di sterminio attraverso le immagini, i suoni, le parole sognate dai prigionieri in quelle "notti feroci", come le ha definite Primo Levi nella poesia che apre "La Tregua": "Sognavamo nelle notti feroci / Sogni densi e violenti / Sognati con anima e corpo: tornare; mangiare; raccontare".
Run For Mem", 26 gennaio, maratona non competitiva sotto l’egida della Presidenza del Consiglio aperta alla partecipazione di tutta la cittadinanza con un itinerario che raggiungerà i “luoghi della Memoria” cittadini, organizzata dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in collaborazione con la Comunità Ebraica di Livorno.
Il Giorno della Memoria ( 27 gennaio)
- ore 9.30 Cimitero Ebraico (via Don Aldo Mei) deposizione della corona e omaggio alle vittime della Shoa.
- ore 10.30 Prefettura di Livorno (piazza Unità d’Italia) Saluti delle autorità (interverranno Sindaco, Prefetto e Presidente Comunità Ebraica). Intervento del prof. Claudio Vercelli, docente di storia contemporanea presso l’Università Cattolica di Milano. Esibizione musicale e riflessioni degli studenti della scuola secondaria di primo grado “ G.Bartolena” di Livorno. Proiezione di parte del documentario “La questione ebraica: il fascismo e gli ebrei”.
Il 28 gennaio alle ore 10.00 - incontri nelle scuole con i testimoni e tre cortei che avranno rispettivamente i seguenti itinerari:
1) dalle Scuole Carducci fino a Via del Mare 2 (stolpersteine famiglia Galletti)
2) da Villa Letizia a Via del Mare 2 (stolpersteine famiglia Galletti)
3) da Via Montedoro 15 fino a via Strozzi 9 (stolpersteine famiglia Levi)
Proiezione del film "La vita è bella" di Roberto Benigni presso il teatro La Goldonetta, 29 gennaio, indirizzata agli istituti scolastici cittadini, accompagnata dall'inquadramento storico della Shoah e dalla testimonianza di un sopravvissuto ai campi di sterminio, a cura dell'Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Livorno (ISTORECO - associazione di cui il Comune di Livorno è socio fondatore ).
Il 29 Gennaio incontro presso l' auditorium Pamela Ognissanti, p.zza Saragat (Corea), con gli studenti delle scuole della zona Nord di Livorno.
Esposizione di elaborati sulle conseguenze delle leggi razziali prodotti dagli alunni della scuola primaria "Pietro Thouar" del comprensorio didattico "Don Roberto Angeli", 31 gennaio presso l'auditorium "Pamela Ognissanti" del Centro servizi al cittadino area nord, a cura della sezione territoriale dell'Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti (ANED)
Mostra "Resistenza operaia a Berlino", (da lunedì 3 febbraio al successivo sabato 8 febbraio presso la sala conferenze del Cisternino di Città) relativa all'opposizione tedesca al nazismo che costò la vita a migliaia di tedeschi, a cura dell'ISTORECO;
"Resistenza operaia in Germania"
Mostra aperta da lunedì 3 a sabato 8 febbraio presso la sala conferenze del Cisternino di Città (Largo del Cisternino) relativa all'opposizione tedesca al nazismo che costò la vita a migliaia di tedeschi, a cura dell'ISTORECO.
Iniziative collaterali: 3 febbraio, inaugurazione ore 17.00. Programma: Ezio Mecacci (Centro Buonarroti); Catia Sonetti (Direttrice ISTORECO); Paolo Migone (Centro documentazione Logos-Museo della Resistenza europea di Genova, titolo intervento “La Resistenza Tedesca e la Casa dello Studente di Genova”); Serena Grazzini (Università di Pisa, titolo intervento “Come la letteratura dice no al Nazismo: esempi di ieri e di oggi”). 6 febbraio, ore 10.00 per le scuole, proiezione del film Lettera da Berlino diVincent Perez, 2016. Per ISTORECO Marco Manfredi e Laura Gambone. 8 febbraio, ore 17.00 per la cittadinanza, seminario conclusivo. Programma: Doriano Maglione (Centro Buonarroti), Catia Sonetti e Marco Manfredi (ISTORECO); Filippo Focardi (Direttore scientifico Istituto nazionale F. Parri “La questione dell’altra Germania”) e Vanessa Ferrari (Dottore di ricerca Scuola Normale di Pisa “Alla conquista dell’anima dei lavoratori. Letteratura e cultura operaia nella Germania nazista”).
Comunità di Sant'Egidio, ( Pietre d’Inciampo e cortei). Quest’anno Gunther Demnig, artista delle stolpersteine ha impiantato sei pietre dedicate a : Piera Galletti Genazzani e sua figlia Lia arrestate il 31 dicembre 1943 e deportate ad Aushwitz (ultima residenza nota: Via del Mare 2); a Rosa Adut ed Abramo Levi ed ai figli Mario e Selma, tutti arrestati il 18 dicembre 1943 e deportati anch’essi ad Aushwitz (ultima residenza nota: Via Strozzi 9).