comunicato a cura degli organizzatori
Domenica 11 luglio ore 10.00 visita guidata Cimitero ebraico via Don Aldo Mei per ricordare Amedeo Modigliani, nato il 12 luglio 1884.
Costo euro 10,00 gratuito fino a 13 anni.
Obbligatoria la prenotazione 3208887044.
Grazie alla Comunità ebraica di Livorno e ad Amaranta Servizi proseguono le domeniche dedicate alla Livorno ebraica. La Livorno ebraica ha sempre destato molto interesse, ma negli ultimi cinquant’anni c’è stato un fiorire di studi da parte delle più importanti università e centro studi del mondo, tanto che Nuovi studi livornesi ha pubblicato il volume Per una storia della Comunità ebraica di Livorno. Contributo bibliografico(1706-2019) a cura di Duccio Filippi. Già nel 1955 il rabbino Alfredo Sabato Toaff scriveva La storia della Comunità ebraica di Livorno è una storia singolare, direi quasi di eccezione sia per le condizioni di privilegio che gli Ebrei godettero in questo porto del Granducato di Toscana, sia perché non è soltanto di interesse locale, …ma interessa quasi tutto il mondo ebraico perché si riannoda con la storia politica del commercio e della cultura dell’ebraismo mondiale. Per scoprire quanto la comunità ebraica livornese ha influenzato la storia, la cultura, la vita quotidiana di Livorno niente di meglio che visitare i due Cimiteri: passeggiare tra le lapidi che riportano i nomi delle strade livornesi o di attività commerciali come Attias, Franco, Chayes, Baquis, Dello Strologo, Friedman; di personaggi che hanno reso celebre Livorno nel mondo : uno per tutti Amedeo Modigliani. Il Cimitero, ancora attivo, si trova lungo la Cigna, dietro il Cimitero comunale, ospita accanto alle sepolture a partire dal 1901 ad oggi le più antiche sepolture dei primi Ebrei venuti a Livorno con le Livornine di Ferdinando dei Medici e le sepolture del piccolo cimitero di Portoferraio. Vi si accede attraverso un cancello in ferro battuto che ci conduce ad un viale che ci porta alla Cappella mortuaria, disegnata dell’architetto Alberto Adriano Padova, l’ingresso è protetto da un portico con colonne scanalate , sulle pareti del portico troviamo a destra una lapide con i nomi dei caduti della prima guerra mondiale e sulla sinistra i nomi dei morti nei campi di sterminio. Sull’edificio sono presenti altre due lapidi, una ricorda il pittore Amedeo Modigliani nato a Livorno il 12 luglio 1884 e l’altra il rabbino Bruno Pellegrino Polacco, rabbino di Venezia, Ferrara e Livorno.
I Modigliani, vengono a Livorno da Roma, proprio grazie alle libertà garantite nella città creata dai Medici.
Dopo l’anno delle rivoluzioni, il 1848, molti Ebrei romani vengono a Livorno, per fuggire al clima repressivo post48. Sembra che il nonno avesse comprato dei terreni sui colli Euganei, ma per le leggi dello stato delle Chiesa gli vengono confiscati e viene perfino arrestato. Così Livorno che era stato un rifugio per i Marrani portoghesi, alla fine del 1500, continua a rappresentare un’oasi felice fino all’unità d’Italia. I parenti di Modigliani sono seppelliti nei due cimiteri ebraici Livornesi, in quello monumentale: la bisnonna, i nonni e Isacco Garsin, in questo, il padre Flaminio Modigliani