L’ultimo romanzo di Piera Ventre è “Le stanze del tempo” (Neri Pozza, 2021), Cosa significa raccontare delle stanze? Entrare in luoghi privati, nascosti, discreti e cercare tra pareti e corridoi, camere e luci che passano dalle finestre i fili di tante storie? È Piera Ventre a dircelo, nel suo modo, con la sua scrittura densa e precisa. E allora cosa accade se in una casa si accende un fuoco? Oppure se va via la luce, ed entrano insetti e briganti? E se in una casa si smarriscono gli oggetti, saremmo capaci di ritrovarli o dovremmo rassegnarci alla loro misteriosa sparizione? La vita che abita le stanze è quasi sempre segreta e inviolabile giacché le case, in fondo, altro non sono che tane nelle quali ciascuno rivela sé stesso. La donna che dice «io» in queste pagine in realtà dice «noi» e il suo sguardo, che setaccia le abitazioni in cui ha vissuto e le case degli altri, non si posa unicamente sugli oggetti, sulle pareti – e sui corpi che tra quelle pareti si muovono – ma sul quotidiano che talora emerge dalle cose che ci appaiono più innocue e familiari.
Nel raccontare questi interni, come nei tableaux vivants, le inesattezze trovano corrispondenze esistenziali. E i dettagli sono specchio di qualcosa di profondo, sedimento del tempo, delle innumerevoli ore che ciascuno di noi trascorre nel luogo che ci ostiniamo a chiamare «casa».
In queste trame coerenti di storie che si aprono una sull’altra come fossero stanze sconosciute, Piera Ventre conferma il suo grande talento di scrittrice. Ci fa immergere in quel battito del tempo che le case portano con sé. Dentro memorie e vite distanti che rinunciamo a conoscere del tutto, per lasciare alla nostra coscienza un intervallo, un’attesa, una lieve imprecisione in cui poter liberamente inciampare.
Realizzata dal Comune di Livorno in collaborazione con Comune di Castagneto Carducci, Comune di Piombino, Comune di Rosignano Marittimo e con l’organizzazione della Cooperativa Itinera Progetti e Ricerche, l'iniziativa, che ha ricevuto il contributo del Ministero per i beni e le attività culturali, prevede, fino al 26 marzo, una serie di incontri con scrittori e scrittrici di romanzi o saggi di recente pubblicazione.
Gli appuntamenti sono stati ospitati in quattro biblioteche del Sistema Documentario Territoriale Livornese: oltre alla Biblioteca Labronica sede dei Bottini Dell’Olio di Livorno, saranno interessate la Biblioteca Civica Falesiana di Piombino, quella comunale M. Musu di Rosignano Solvay e la Biblioteca Comunale di Castagneto Carducci.
Pensata per promuovere la lettura e favorire l’interazione tra chi scrive e chi legge in un luogo come la biblioteca dove la cultura ha la forza di unire le persone e i mondi apparentemente più distanti, la rassegna ha l’obiettivo di diffondere la conoscenza e la sensibilità rispetto alle migliori pratiche e alle più diffuse esperienze per fare inclusione attraverso la lettura, nella consapevolezza che questo sia un passo decisivo per la costruzione di una comunità narrante.
L’ingresso agli eventi è gratuito.
Si ricorda che la partecipazione è soggetta alle prescrizioni della normativa sanitaria vigente per il contenimento del contagio Covid 19, con obbligo di mascherina e Green Pass rafforzato.