Il Comune, quale attività strumentale al rilascio delle concessioni demaniali marittime richiede il canone di concessione attraverso applicazione dei parametri previsti dalla normativa vigente e verifica che il canone stesso sia regolarmente corrisposto dal concessionario.
Il riferimento normativo per la determinazione del canone è il D.L. n. 400/1994 convertito con modificazioni nella L. n. 494/1993 come modificata dall'articolo 1 comma 251 e ss. della Legge 27/12/2006 n.296 (Legge Finanziaria 2007) per le concessioni con finalità turistico ricreative e dal Decreto Interministeriale del 19/07/1989 per le concessioni per usi diversi.
I relativi proventi sono incassati dalla Amministrazione Statale e non dal Comune in quanto i beni del demanio marittimo appartengono allo Stato.
Il concessionario, su richiesta di pagamento emessa dal Comune ad inizio della decorrenza della rata annuale, versa l'importo dovuto previa compilazione di apposito modello denominato F24 predisposto dal Ministero delle Finanze e diretto alla Agenzia del Demanio territorialmente competente.
Il Comune richiede poi al concessionario di fornire copia del modello F24 appositamente quietanzato dal soggetto presso il quale è stato eseguito il versamento (sportello bancario o postale).
In caso di mancato pagamento il Comune informa l'Agenzia del Demanio per l'avvio delle azioni di recupero del credito.
Analoga operazione avviene per quanto concerne la riscossione della tassa regionale sulle concessioni demaniali prevista dalla Legge Regione Toscana n. 85/1995 come modificata dalla Legge n. 77/2012 ed attualmente commisurata al 25% dell'importo del canone di concessione.
La Regione trasferisce successivamente ai Comuni una parte del gettito introitato sotto forma di contributo alle spese gestionali che viene ripartito annualmente fra tutti i Comuni costieri in proporzione al numero delle concessioni rilasciate e all’estensione dei litorali.
Il Comune introita esclusivamente il diritto previsto dal Codice della Navigazione relativo alle spese di istruttoria.
Regione Toscana
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